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Non è amore se fa male

Volersi bene significa smettere di soffrire inutilmente

Immagine di Luis Galvez su Unsplash

Come donne mettiamo in conto un bel po’ di disagio o dolore nel corso della nostra vita.

Ci spacciano l’idea che faccia parte del “pacchetto”, ma nella fisiologia non è affatto così.

Per secoli ci hanno raccontato che immolarci era il nostro destino. Oggi offrono soluzioni in pillola ai nostri difetti di fabbrica: nella nostra cultura il corpo femminile è sbagliato in sé e necessita di essere curato tutte le volte che attraversa un cambiamento. Perché, a differenza dei maschi, il nostro corpo cambia.

E se cambiassimo paradigma? e se iniziassimo a dare valore al corpo, a pensare che la natura non ce l’ha con noi? che l’evoluzione ha una sua saggezza e che se le cose non funzionano come dovrebbero forse il problema è di ordine culturale? e se tornassimo a tessere un dialogo affettuoso con i segnali (a volte disperati) che il corpo ci invia?

È arrivato il momento di tornare a volerci bene e a trattarci di conseguenza. Il sacrificio non è amore, né per noi stesse né per i nostri compagni, né per i nostri figli. È arrivato il momento di dire: basta soffrire. E’ arrivato il momento di dirsi altro, di offrire a noi stesse e di rivendicare il rispetto che meritiamo. E di agire di conseguenza.

  • Se durante le mestruazioni devi assumere antidolorifici non è normale. Forse hai l’endometriosi. Forse hai solo bisogno di staccare la spina e non te lo permetti. Sperimenta cosa accade se ti offri la possibilità di riposare come il tuo corpo ti chiede.
  • Renderti disponibile a pratiche sessuali sgradevoli per compiacerlo non fa di te una donna moderna e disinibita. Ti allontana dal tuo piacere. Impara a dire no a quello che non vuoi e a non vergognarti di chiedere di che cosa hai bisogno.
  • Il parto è un’esperienza di potere. Se il ricordo del tuo parto è traumatico, hai subito una violenza ostetrica: non nasconderla sotto il tappeto, ma fatti aiutare a guardarla e a elaborarla.
  • Allattare è piacevole, altrimenti nessun mammifero lo farebbe. Se fa male, hai bisogno di imparare a posizionare meglio il tuo cucciolo.
  • Essere lasciata sola ad accudire un neonato dovrebbe essere considerata una violazione dei diritti umani. Ci siamo evolute in milioni di anni condividendo questo impegno eccezionale con un gruppo affettuoso e coeso: essere sole ci espone a fatiche disumane, senso di inadeguatezza e disperazione.
  • La transizione alla menopausa non è un calvario. Lo è essere immerse in una cultura che anziché celebrarti per questo traguardo, considera terminata la tua utilità. Nelle culture che onorano l’esperienza della donna matura, le vampate, l’insonnia e la depressione della menopausa semplicemente non esistono.

Lo spirito di sacrificio ci frega. Se soffriamo non ci vogliamo bene. E volerci bene deve stare in cima alla lista delle nostre priorità. Non è egoismo. Se viviamo con dolore, disagio, angoscia, indifferenza le grandi soglie della nostra vita biologica, perdiamo occasioni preziose per far evolvere noi stesse e il mondo che ci circonda.

Basta tacere. Basta soffrire.

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