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La voce lunatica

consapevolezza mestruale per cantanti

illustrazione di Miranda Lorikeet

Le tue corde vocali e la tua laringe reagiscono agli ormoni sessuali e quindi hanno dei mutamenti parallelamente alle fluttuazioni del ciclo.

La panacea universale prescritta per tutte le problematiche mestruali è “La Pillola”. Peccato che la contraccezione ormonale non curi nulla. Quello che “La Pillola” fa è fissare il tuo meteo interiore. Viviamo in una cultura che vorrebbe sempre cielo azzurro e sole splendente. Bellissimo, certo, ma se non piove per troppo tempo siamo nei guai. E comunque, impedendo i picchi e i crolli di estrogeni, progesterone, testosterone, la pillola non ti garantisce un sereno perenne, ma piuttosto un grigino stabile. Nella mia esperienza è molto meglio ripristinare l’ecologia del ciclo (anche se si tratta di un lavoro più lungo e più difficile). Con un po’ di ascolto impari a surfare le montagne russe degli ormoni ed è davvero esaltante.

Una volta che comprendi queste fluttuazioni mensili, anche come cantante puoi evitare di diventarne vittima ed iniziare, invece, a massimizzare il tuo potere ormonale.

Diamo un’occhiata a quello che succede nelle varie fasi per approfittare al meglio delle diverse qualità che il tuo personale “meteo” ormonale ti offre. Il tuo ciclo convenzionalmente inizia dal suo momento più spettacolarmente visibile: il Red Day, il giorno in cui il sangue inizia a scorrere. Quello è il tuo giorno 1. Detto questo, iniziamo il nostro viaggio dalla fine del sanguinamento.

FASE FOLLICOLARE

Dal giorni 6 al giorno 13 (più o meno)

Da qualche parte nel tuo cervello il gallo canta (è la tua ghiandola pituitaria) e le ovaie si svegliano, stiracchiandosi un po’. Alcuni follicoli dentro le ovaie sono più pronti di altri e iniziano a maturare (tra 5 e 20), mentre gli altri se ne stanno tranquilli (ok, ‘sto giro non è il mio turno)… Uno tra questi, il più pimpante di tutti, sprizza estrogeno a manetta. È l’”eletto”! Gli estrogeni continuano a crescere e si accumulano fino ad un picco. Questa fase ha una durata variabile.

Poteri e bisogni della “Primavera”

L’incremento progressivo degli estrogeni rende la mucosa idratata ed elastica e la muscolatura scattante. Dal punto di vista vocale è il momento ideale per fare esercizio di agilità e lavorare sulla leggerezza. Vale anche per l’attività fisica: quella a “basso impatto” è la più indicata. In questa fase non hai ancora molta resistenza. Quindi ok ad un allenamento durante il quale il peso è sostenuto: dal pavimento, dall’acqua, da un tessuto o altro… Come cibo, sarebbe ottimo introdurre alimenti che sostengono la sfrizzolezza degli estrogeni, come cibi germogliati e fermentati.

OVULAZIONE

Dal giorno 14 al giorno 18 (più o meno)

Gli estrogeni sono arrivati a un picco. L’”eletto” arriva a maturazione (bello “cicciotto”, anche due cm) ed “esplode” lanciandosi coraggiosamente verso lo spazio aperto, dove viene catturato dalle fimbrie e “succhiato” dentro una delle tube. Il suo guscio (il corpo luteo), rimasto nell’ovaio, continua a pensare a lui. Come una brava mamma del sud con il figlio universitario, gli manda cibo: è responsabile dell’aumento del progesterone. Il muco cervicale è acquoso ed elastico. Anche il testosterone arriva ad un picco. Ormone “focoso”, accende la passione e ci spinge ad essere combattive.

Poteri e bisogni dell’“Estate”

Qui siamo al massimo: agili, ma anche resistenti, seduttive, ottimiste, predisposte al successo. L’attività fisica può essere spinta verso l’esplorazione e lo spostamento del tuo limite con esercizi ad alto impatto (salti, resistenza). Nel canto si può lavorare sulla potenza e sugli acuti. Mangiare bene ti aiuta ad approfittare di questo “zenit”. Proteggiti dagli influssi negativi dell’inquinamento ambientale e dei pesticidi e non sovraccaricare il fegato. Il top? Cibi anti infiammatori come frutta e verdura bio, proteine e pesce.

DOPO L’OVULAZIONE E FASE PREMESTRUALE

Questa fase, dato che in ogni donna il corpo luteo ha un’aspettativa di vita prevedibile, ha una durata piuttosto stabile (anche se diversa da donna a donna). In genere tra il giorno 19 e il giorno 28.

Se l’estrogeno che caratterizza la prima metà del ciclo fa crescere e maturare, il progesterone, protagonista della seconda, è terreno, consolida, rallenta, rafforza.

L’endometrio, il tessuto di rivestimento dell’utero, si è prima inspessito, poi consolidato ed alla fine di questa fase è cresciuto di volume e quasi raddoppiato di peso. L’utero “scende” verso il basso e la cervice si indurisce. Il muco diventa spesso, opaco. I muscoli sono più rilassati e meno reattivi. Quando il corpo luteo si rende conto che non c’è stato concepimento, cala la produzione di progesterone. A metà della fase luteale c’è una sorta di “presa di fiato”: col calo del progesterone gli estrogeni in proporzione sono più pimpanti e può esserci un momento di maggiore energia. Occhio perché è del tutto transitoria: a questo punto la “droga” ti lascia a piedi. Gli ormoni crollano con il risultato di farti sentire molto vulnerabile.

Poteri e bisogni dell’”Autunno”

L’estrogeno e il progesterone aumentano e poi diminuiscono durante questo periodo. Mangiare cibi che producono serotonina, come verdure a foglia, quinoa e grano saraceno, aiuta. Gli alimenti ricchi di magnesio combattono la stanchezza e la libido in ribasso: rape rosse, cioccolato fondente, spinaci e semi di zucca.

Dal punto di vista energetico c’è un cambio di direzione da “fuori” a “dentro”. Piano piano il corpo ti suggerisce di scalare la marcia. Il momento è perfetto per fare ordine, pulizia, togliere il superfluo.

L’allenamento ideale è quello che ti invita al rallentare e alla consapevolezza, come lo yoga. Dal punto di vista vocale è il momento giusto per lavorare sulle rifiniture, sulla profondità espressiva, sull’interpretazione. Gli ultimi giorni subito prima del sangue possono essere i più difficili: qui hai particolarmente bisogno di ascoltarti ed essere paziente e gentile con te stessa. Cosa si muove dentro di te? Nel migliore dei mondi possibili, di che cosa avresti bisogno per stare meglio?

MESTRUAZIONE

Dal giorno 1 al giorno 5.

Potresti avere qualche avvisaglia: macchioline di sangue marrrone. Non è ancora la mestruazione: c’è qualcosa di vecchio che non era riuscito ad andarsene nella mestruazione precedente. Il tuo giorno 1 parte con il flusso del sangue, dal colore vivo. L’utero si sta liberando dell’endometrio, che non è un rifiuto, ma un tessuto molto prezioso, ricco di cellule staminali. C’è un leggero stato infiammatorio per consentire il distacco e il corpo ha bisogno di energia per compiere questa operazione di rinnovamento radicale, quindi è importante non sottrargliela facendo altro. C’è una presenza di ossitocina, non ben chiarita dal punto di vista scientifico. Probabilmente sostiene le contrazioni uterine nel distacco dell’endometrio. Un po’ come nel parto (dove le contrazioni uterine sospingono il bambino) e nell’orgasmo (dove danno una mano agli spermatozoi). L’ossitocina ha effetti collaterali: crea un legame profondo tra i protagonisti dell’evento. A seconda dei casi tra madre e bambino, tra amanti, tra la donna e la Terra.

Poteri e bisogni dell’”Inverno”

Energie al minimo. In compenso sonno profondo, predisposizione all’intuizione e all’introspezione. La base della salute e della guarigione del ciclo ormonale parte da qui. Le fondamenta sono il riposo e lo spazio “vuoto” che ti concedi. Più è e meglio è. Semplicissimo e difficilissimo insieme.

Offriti alimenti morbidi e caldi, tisane rilassanti. Niente roba pesante o salata e stai lontana anche da alcol e caffeina.

Muoverti può farti bene, ma in modo rispettoso di tutto il lavoro che il tuo corpo sta già facendo nel liberarsi del vecchio endometrio. Una passeggiata nella natura (stando attenta agli sbalzi di temperatura) è una buona idea. Anche il canto può farti bene, ma non in senso performativo. Puoi approfittare del potere analgesico delle vibrazioni e del respiro. E puoi sperimentare la tua voce “sciamanica”: dài suono senza nessuna preoccupazione tecnica, semplicemente permettendo ai tuoi stati interni, fisici ed emotivi, di esprimersi in forma udibile. Nel progredire in questa pratica la voce potrebbe guidarti verso uno stato alterato di coscienza, verso una sensazione molto spirituale di appartenenza, mentre danzi su questa soglia magica tra vecchia e nuova vita, tra morte e rinascita.

IN CONCLUSIONE

Non è vero che il ciclo serve per fare figli. Se fosse così ne discenderebbe linearmente che se non vuoi figli non ti serve un ciclo. È vero il contrario: se non hai un ciclo che funziona non puoi fare figli. Ma la nostra danza interna mensile è un fenomeno troppo complesso su troppi livelli perché la sua utilità si limiti ad alcune donne per un paio di volte nella vita. La natura non è pazza, è generosa e non spreca nulla.

Se pensi al tuo ciclo come ad uno chef, è come se ti mettesse generosamente a disposizione molti ingredienti dai sapori diversi. Per un’artista questo è un dono, non certo un’ostacolo. Il problema però è che questa multidimensionalità si sposa male con una cultura che ti vorrebbe inquadrare come “prodotto” ben definito, anche artisticamente parlando. Stabilizzarti chimicamente è la via apparentemente più facile. Ma puoi accettare di fluire, cambiando continuamente in armonia con i tuoi ormoni e diventare un’artista “lunatica”.

Qui trovi un regalo: “due dritte sul tuo ciclo“, il mini poster da scaricare con il succo di questo articolo.

Spero di averti dato un’idea della ricchezza incredibile di paesaggi interni che un ciclo ormonale sano ti offre. Ora hai qualche spunto per goderti il tuo viaggio mensile come cantante. Proprio come un’esploratrice alle prese con territori misteriosi, ti suggerisco di tenere un diario (cartaceo) dove tracciare il tuo ciclo, appuntando in tempo reale ciò che senti. Sul web ne trovi tantissimi da scaricare. Io te ne ho messo uno qui, con le istruzioni per utilizzarlo. Se vuoi approfondire, lavorando su misura per il tuo ciclo e la tua voce (che hanno caratteristiche e bisogni unici), fissiamo un appuntamento!

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