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Il perineo e la voce

Dimmi come canti e ti dirò come sta il tuo perineo

Sapevi che il perineo partecipa alla fonazione?

Chi canta, anche professionalmente, è per lo più completamente all’oscuro di questo semplice fatto.

Così succede che le cantanti, anche giovani e in piena salute, all’improvviso si possano trovare con problemi vocali dopo la gravidanza e il parto, senza sapere che cosa li ha provocati.

Oltre una donna su tre si trova nella sua vita a combattere contro incontinenza, pesantezza, dolore, perdita di sensibilità dovuti ad un perineo che ha perso la sua funzionalità naturale. Tra le cantanti la percentuale sale quasi al 50%: il canto infatti può essere insieme un fattore di rischio o di prevenzione, a seconda di come viene agito. Le cause? Ahimè molte:

  • gravidanza e parto,
  • traumi sessuali,
  • stile di vita troppo sedentario,
  • abiti stretti e tacchi,
  • allenamenti degli addominali scorretti,
  • menopausa,
  • tecniche vocali di “spinta” o di “affondo”.

In tutti questi casi un lavoro mirato sulla voce può aiutare a rientrare in contatto con questa muscolatura dimenticata per apprezzarne la capacità ritmica di attivarsi e rilassarsi mentre danza con il respiro, il movimento e il suono.

Ma come partecipa il perineo al canto?

La prima cosa da notare è la presenza di un riflesso “miotatico” che rende interdipendenti tutti i complessi aggiustamenti del nostro equilibrio. Essere bipedi per noi umani è una faccenda complessa e costosa, in termini energetici. In pratica, come in una tensostruttura, se qualcosa molla, cioè se un muscolo si allunga, c’è qualcos’altro che interviene per tenere, cioè qualche altro muscolo si contrae per non farci cadere.

La seconda è che il perineo fa parte di una specie di “uovo” muscolare che contiene tutti gli organi che abitano nella nostra pancia, i quali hanno il diaframma respiratorio come “coperchio”, sono sostenuti tutti intorno dalla cintura addominale e, sotto, dal diaframma pelvico (cioè la complessa struttura muscolare che costituisce il perineo).

La terza è che quando cantiamo abbiamo bisogno di allungare la durata naturale dell’espiro, mantenendo costante la pressione dell’aria sotto le corde vocali che “suonano” vibrando al suo passaggio. Questa “tenuta” richiede un sofisticato adattamento posturale che coinvolge i muscoli ispiratori ed espiratori, gli addominali, il perineo, i quadricipiti. La sensazione propriocettiva del cantante è che la schiena si “allunghi”, da una parte, e dall’altra ci sia una “discesa”, uno scarico dell’energia, verso terra. Questa complessa danza fisiologica ha dato vita, nella scuola classica di canto, ai termini apparentemente antitetici di “appoggio” e “sostegno” del fiato.

Quando il perineo è in salute

Vediamo come funziona questa danza e come vi partecipa il perineo, tenendo presente che il tutto agisce senza intervento cosciente da parte nostra, purché la muscolatura pelvica e quella addominale stiano bene. Quindi tutto fila liscio quando:

la muscolatura mantiene la sua elasticità fisiologica (“tiene” senza essere rigida e sa anche lasciare e rilassarsi);

non mettiamo ostacoli (ad esempio con una tecnica scorretta).

PRIMA DELL’ATTACCO DEL SUONO (INTENZIONE D’ATTACCO)

A livello posturale il cantante cerca un allungamento della schiena. Il perineo, di conseguenza, agisce sinergicamente al muscolo trasverso dell’addome, aumentando la sua tenuta.

INSPIRO

Durante l’inspirazione profonda (diaframmatica), il perineo viene spinto verso il basso. Alla fine dell’inspiro partecipa, contraendosi, alla resistenza muscolo-viscerale all’abbassamento del diaframma. Dato che non c’è più spazio per allungarsi verso il basso, a questo punto entrano in gioco i muscoli inspiratori che aprono le ultime coste (le “alette” della cassa toracica).

ATTACCO DEL SUONO

Prima dell’attacco c’è una sorta di apnea, di sospensione energetica, cui il perineo può partecipare. Insieme al muscolo trasverso dell’addome, essendo già predisposti al sostegno, possono essere infatti coinvolti nella “tenuta” che contrasta la risalita del diaframma, che lascerebbe uscire subito l’aria con l’espirazione.

DURANTE LA FRASE CANTATA

Il perineo partecipa alla regolazione del fiato: si attiva mettendosi in gioco assieme agli altri muscoli (inspiratori ed espiratori) per mantenere la giusta pressione della colonna d’aria sotto le corde vocali. Il suo apporto è in continuo aggiustamento, a seconda dell’altezza sonora, del volume, dello staccato o del legato, del tipo di consonanti (esplosive, fricative o liquide) o di vocali (chiuse o aperte, anteriori o posteriori).

RIPRESA DEL FIATO

Finita la frase musicale (che richiede un dispendio di fiato molto superiore sia ad una normale espirazione che ad una frase parlata), chi canta in qualche modo “si arrende” ad una nuova inspirazione di riflesso, a compensazione di quanto ha eseguito. La fascia addominale si libera insieme al perineo (se non è troppo rigido) e il diaframma si abbassa. Questo riflesso fa sì che tutto il sistema si riposizioni istantaneamente rendendo possibile un nuovo attacco del suono.

PURTROPPO…

Se uno stile di vita, di allenamento o di canto scorretti, il parto o un trauma hanno alterato la naturale funzionalità del perineo, cominciano i guai.

Te ne accorgi facendo un piccolo test: espira tirando in dentro la pancia come se cercassi di chiudere la cerniera di un pantalone stretto. Senti attivarsi di riflesso anche i muscoli del perineo? Se sì, tutto ok. Se no, allora la funzione naturale di questi muscoli va ricontattata.

È importante per la tua energia (i primi sintomi sono stanchezza, depressione, senso di impotenza), per il tuo piacere (un perineo disfunzionale, o perché non “tiene” o perché al contrario non riesce a “respirare” limita o preclude la soddisfazione sessuale), per la tua salute (a lungo andare possono presentarsi problemi di incontinenza o di prolasso dell’utero).

IL CANTO TI AIUTA

Il canto è insieme sintomo e medicina per lo stato di salute del perineo. Non è facile per una donna avere la sensazione di come sta la sua muscolatura pelvica. Ma la voce lo fa sentire: con durezze nel suono, oppure sfocature, difficoltà nell’intonazione o nel raggiungere certe note della propria gamma sonora, scarsa tenuta del fiato. Nello stesso tempo, lavorando sul suono, il viaggio di riconnessione con la funzionalità del perineo acquista maggiore gentilezza e sensibilità, oltre ad essere divertente e mai noioso.

Nella vita ci sono varie situazioni in cui il perineo ha particolare bisogno di imparare a cantare di nuovo. Qui trovi le mie proposte per farlo insieme.

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